Acqua di camomilla, acqua fortunata. Fiore nascosto nella tasca, amore in arrivo. Ci sono tante leggende che circolano attorno alla camomilla, ma è la storia di questa pianta ad attrarre. Dall’antica Roma al Medioevo, tutti si accorsero della sua “magia”.
Antiche origini e uso medicinale
La camomilla appartiene alla famiglia delle Asteraceae, ampiamente conosciuta per le sue proprietà terapeutiche e per il suo sapore delicatissimo. Sapevate che esistono due varietà più utilizzate? Parliamo della camomilla romana (Chamaemelum nobile) e della camomilla tedesca (Matricaria chamomilla).
L’uso medicinale della camomilla è stato documentato fin dai tempi dell’antico Egitto, dove veniva impiegata come rimedio per trattare disturbi gastrointestinali, febbri e problemi della pelle. Gli antichi Egizi credevano che la camomilla avesse proprietà curative e protettive, motivo per cui la usavano nei riti religiosi e nelle pratiche di imbalsamazione. In particolare, il fiore era dedicato al Dio del sole, Ra. Tracce di polline di camomilla sono state ritrovate nell’imbottitura della mummia di Re Ramsete II, probabilmente i sacerdoti poggiarono delle camomille per accompagnare il faraone nel suo viaggio verso l’aldilà allo scopo di dargli coraggio e calma.
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Dall’antica Roma al Medioevo
Nell’antica Grecia e nell’Impero Romano, la camomilla era famosissima. I medici greci, come Ippocrate, e i filosofi romani, come Plinio il Vecchio, ne elogiarono le proprietà curative, impiegandola per curare problemi digestivi e come sedativo naturale. La camomilla era spesso utilizzata anche nei bagni per la sua fragranza rilassante.
Durante il Medioevo, era usata per trattare disturbi gastrointestinali, mal di testa e dolori mestruali. Nei periodi bui, le persone erano abituate a raccogliere fasci di camomille per allontanare e curare le infezioni di tubercolosi e di peste. Bruciavano le piante, preferibilmente secche o appassite, sulla brace del camino come fosse incenso. Inoltre, ciuffi di camomilla venivano appesi sulle culle dei neonati per proteggerli dalle malattie epidemiche.
Veniva anche coltivata nei monasteri per le sue proprietà curative. I monaci medievali uscivano dai conventi e scendevano a valle per coglierne mazzi. Lo facevano in tarda primavera e poi ne spargevano i petali fragranti durante le cerimonie sacre. Furono loro i primi a notare con meraviglia una sua qualità straordinaria: la camomilla era in grado di risanare e rinvigorire le piante deboli e deperite. Si scoprì, infatti, che era sufficiente piantarne qualcuna nelle vicinanze di piante ammalate per ottenerne una piccola ripresa.
Diffusione in tutto il mondo
Con l’espansione delle rotte commerciali e degli scambi culturali, la camomilla ha viaggiato in tutto il mondo, venendo sempre apprezzata. I nativi americani utilizzavano la camomilla in varie preparazioni erboristiche per il trattamento di disturbi digestivi e per calmare il sistema nervoso. Nelle culture asiatiche, la camomilla veniva spesso utilizzata nei tè e nelle infusioni per i suoi effetti rilassanti, pratica copiata poi anche dall’Occidente. Nei paesi anglosassoni era considerata un’erba medicinale, nel Lacnunga un antico manoscritto, contenete preghiere e nozioni mediche, risalente alla fine del X secolo, era descritta come la più potente tra le nove piante sacre donate al mondo dal dio Odino. Insomma, paese che vai, camomilla che trovi.
Utilizzo odierno
Oggi, la camomilla è ampiamente riconosciuta per le sue proprietà calmanti e anti-infiammatorie. L’olio essenziale di camomilla viene utilizzato in aromaterapia per ridurre lo stress e per stimolare il sonno. Tisane a base di camomilla sono diffuse in tutto il mondo come bevande rilassanti e digestive. La troviamo anche nei prodotti cosmetici e per la cura della pelle grazie alle sue proprietà lenitive. E come dimenticare lo shampoo alla camomilla? È noto per la sua abilità nel donare lucentezza ai capelli biondi e per lenire il cuoio capelluto irritato.
In poche parole, grazie Madre Natura per averci dato un piccolo grande fiore come la camomilla!