Avete mai provato il tamarindo? E’ un frutto esotico molto raro, ma è molto benefico per l’organismo. Se abitate in Sicilia, probabilmente lo conoscete, perché, nonostante le sue origini lontane, si è adattato anche molto bene alle condizioni climatiche sicule. Impariamo a conoscere questo frutto raro! E, soprattutto, vediamo quali sono i suoi benefici.
Il tamarindo, il “dattero indiano“
Il Tamarindo (Tamarindus Indica L.) è un albero da frutto tropicale sempreverde, appartenente alla famiglia delle Fabaceae (Leguminose), originario di India e Africa orientale. Tamarindo si chiama anche il suo frutto. Il nome fu coniato dagli Arabi, che nel secolo VI scoprirono questo frutto e lo importarono in Europa. La parola araba Tamr-Hindi significa “dattero indiano”, per via della somiglianza con il dattero comune, poiché entrambi hanno la polpa marrone e i semi duri.
Le proprietà benefiche del tamarindo
Il tamarindo ha molte proprietà benefiche per la salute. Intanto, ha un alto contenuto di fibra, potassio, magnesio, ferro, calcio e vitamina C. Contiene anche Vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B5, B6), E, K e Betacarotene. Ha anche una buona quantità di proteine, carboidrati e antiossidanti, come acido tartarico e flavonoidi. E’ composto per il 31% di acqua, 57% di zuccheri, 5% fibre alimentari, 2,6% ceneri, 2,8% proteine e 0,6% grassi.
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Gli effetti del tamarindo sulla nostra salute
Vediamo quali sono gli effetti benefici del tamarindo
- Regola le funzioni intestinali grazie alla fibra e all’acido tartarico. Ha un’azione lassativa e depurativa, che aiuta a prevenire e a curare la stitichezza, le emorroidi e le infiammazioni intestinali;
- Protegge il cuore grazie alla presenza di potassio e ai flavonoidi: la sua azione ipotensiva e anticoagulante aiuta a regolare la pressione sanguigna e a prevenire le malattie cardiovascolari;
- Combatte i radicali liberi: grazie alla vitamina C e all’acido tartarico, il tamarindo ha un’azione antiossidante, che aiuta a contrastare i danni causati dai radicali liberi sulle cellule e a prevenire l’invecchiamento precoce;
- Abbassa la glicemia: in virtù dei polifenoli e della fibra, che provocano un’azione ipoglicemizzante, che aiuta a ridurre i livelli di zucchero nel sangue e a prevenire il diabete;
- Ha proprietà antibatteriche e antinfiammatorie provocate dalla tamarindina e dal lupeolo, che aiutano a combattere le infezioni da funghi, virus e batteri. Ha anche un’azione antipiretica, che aiuta a ridurre la febbre
Il tamarindo in cucina
Il tamarindo si usa in cucina per preparare diverse ricette esotiche e saporite. Ad esempio, la pasta di tamarindo viene usata in curry, sciroppi, chutney indiani e pakistani, e nei pad-thai thailandesi. In Messico e nei Caraibi con la polpa diluita si prepara la bevanda “agua fresca”. Si può consumare sia fresco che secco, sia come frutta che come condimento. Vi forniamo alcuni esempi:
La salsa di tamarindo: si prepara facendo bollire la polpa di tamarindo con acqua, zucchero, sale e spezie. Si usa per accompagnare carni, pesce, verdure o riso.
La bevanda di tamarindo: si prepara facendo macerare la polpa di tamarindo con acqua fredda o calda, zucchero e limone. Si beve per dissetarsi o per favorire la digestione
Il sorbetto al tamarindo: si prepara frullando la polpa di tamarindo con acqua, zucchero e succo di limone. Si congela in freezer fino a ottenere una consistenza cremosa e poi si serve come dessert rinfrescante